--dove il vento pettina il giorno tra le maglie
-di rami e apre finestre nel fitto fogliame di te
--l'aria si ammucchia tra le crepe della bocca
--ne impenna i lembi un tempo sorrisi pastosi
-di luce ora rappresi in autunni senza rigoglio,
gocciola in una nenia infinita di saliva e terreno
---- laconica malinconia non usa alle parole -
--in questa notte che attende l'alba franare io
----------------------ho
----nel dolore la salvezza e calpesto l'erba
--------per sentirla odorare di muffa
[musaerato]
27 dicembre 2010
saliva e terreno
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14 dicembre 2010
l'alfabeto delle foglie
Nell'alcova la mia lirica si fa d'ombra
e mi stringe la gola ripassare distanze
l'intrecciarsi di vesti mi serra i passi
Tra spazi cavi di vuoto perdo appigli
di un era levigato da mani che rubano
terra alla terra e stracciano l’erba ostile
per arrivare al canto
l’alfabeto delle foglie si disperde tra le chiome di un ciliegio
e la radice irretita da ingombri insidia le mura e ne fa crepe
[musaerato]
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