Nell'alcova la mia lirica si fa d'ombra
e mi stringe la gola ripassare distanze
l'intrecciarsi di vesti mi serra i passi
Tra spazi cavi di vuoto perdo appigli
di un era levigato da mani che rubano
terra alla terra e stracciano l’erba ostile
per arrivare al canto
l’alfabeto delle foglie si disperde tra le chiome di un ciliegio
e la radice irretita da ingombri insidia le mura e ne fa crepe
[musaerato]
14 dicembre 2010
l'alfabeto delle foglie
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